… è una filosofia, un’arte, il mezzo che consente la perfetta sinergia tra l’uomo e l’acqua, elemento vitale ma nel contempo alieno, terreno di sfida tra il pescatore e la preda.
La canna per la pesca a mosca in torrente deve avere determinate caratteristiche per soddisfare al meglio il lancio classico e veloce
Abbiamo provato diverse canne da mosca per il torrente e siamo giunti alla conclusione che, per il lancio ad alta velocità, questa è una delle migliori. Una canna da mosca con ottimo rapporto qualità prezzo da non farsi scappare. Per lanciare in velocità oggi in dobbiamo trovare una canna con un disegno particolare, che spesso deriva da anni di studio, prove e scelta di materiali. La cosa migliore per la canna da pesca a mosca in torrente è realizzarla in tre pezzi. Questo per mantenere la giusta azione e la curvatura ideale. Disegnata da Massimo Magliocco, vero esperto nella progettazione di canne da mosca, ha ricevuto il favore dei pescatori a mosca che amano lanciare in velocità anche nel ruscello. Ma il bello è che è apprezzata anche dai pescatori a mosca che preferiscono il sistema di lancio classico. Questo perché questa canna possiede una curva progressiva fantastica che permette di essere utilizzata con carichi diversi. La canna viene venduta con una vetta di ricambio e relativo tubo.
Corso gratuito per principianti di approccio alla pesca a mosca, per imparate le tecniche di lancio essenziali. Il corso verrà eseguito sul prato e in acqua, spiegando le nozioni base della pesca a mosca quali: la conoscenza delle attrezzature, come impugnare la canna e l’esecuzione del lancio base. Per chi è sprovvisto, saranno disponibili delle attrezzature: (canna, mulinello, coda di topo e terminali). Se avete la vostra attrezzatura siete liberi di portarla.
Il corso è di avvicinamento alla pesca a mosca con dimostrazione pratica eseguita da Massimo Magliocco, ritenuto oggi uno dei maggiori esponenti di questa fantastica teccnica di lancio.
Data del corso: Domenica 19 settembre dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Località: Subiaco: Via Carlo Alberto dalla Chiesa (Stazione Bus Cotral)
Evoluzione della tecnica di lancio nella pesca a mosca attraverso lo studio dei movimenti più adatti rispetto all’ambiente in cui ci troviamo – La TLF di Luigi Ferraro.
Con il passare degli anni la pesca a mosca ha sempre più ricoperto un ruolo importante nel settore della pesca di superficie in acque interne: torrenti, fiumi, laghi e mare, diventando col tempo una realtà, oggetto anche di studio. Non è mai stata trattata come uno sport, ma come una vera e propria disciplina, dalle diverse espressioni, anche dal punto di vista antropologico.
Quello che sorprende è come non sia mai rimasta costante nel tempo, ma abbia saputo cambiare col passare degli anni, continuando a migliorarsi. L’evoluzione della pesca a mosca, dai tempi del famoso libro di Frederic M. Halford “Dry-Fly Fishing in Theory and Practice” del 1889 ad oggi, è stata notevole. Questa tecnica ha saputo crescere e svilupparsi evolvendosi di pari passo con la creazione di nuovi materiali e di attrezzature sempre più tecnologiche.
Ma soprattutto si è evoluta grazie alla passione di persone che, con lo studio delle dinamiche del lancio, hanno saputo migliorare questa disciplina. Una realtà che ha contribuito a questa miglioria nel mondo della pesca a mosca e senz’altro Luigi Ferraro. Campano verace, ha vissuto la sua infanzia tra fiumi e mare, innamorandosi della natura circostante.
Definisce la pesca con la mosca “sinonimo di purezza, bellezza e poesia”. Ha sviluppato la sua tecnica di lancio incontaminata, la TLF, per risolvere effettive situazioni di pesca, quindi per necessità, per catturare il pesce più difficile e diffidente, non per fare spettacolo. Incontaminata perché non è stata influenzata da altre scuole di lancio e da istruttori o pseudo tali.
La sua tecnica di lancio con la mosca permette di posare in modo molto naturale l’artificiale nei posti più complicati da raggiungere, sotto la vegetazione, interessati dal dragaggio e dalle tensioni superficiali dell’acqua. Alla fine il risultato è anche bello da vedere, è incredibile e affascinante osservare questa coda di topo veloce, avanzare nell’aria senza attrito, con loop strettissimi e atterrare senza disturbare con precisione sull’acqua. Questo Luigi lo realizza utilizzando attrezzature molto leggere, canne corte e code di topo affusolate.
Fiumi e torrenti ricchi di vegetazione sono difficili da affrontare, ma con questa tecnica Luigi è riuscito ad adattare il lancio all’ambiente circostante, scegliendo quale tipo di lancio è più adatto al momento. Sembra facile, ma per realizzare tutto questo sono stati necessari anni di studio e infiniti test sul fiume.
La TLF è una tecnica che grazie ad un insieme di movimenti, porta un risultato efficace e vantaggioso. La sinergia del braccio destro con il sinistro, coordinato dal movimento del corpo rapido, ha permesso a Luigi di raggiungere risultati eccellenti. Tutto questo comunque non sarebbe stato possibile senza l’amore e la passione che Luigi ha per la pesca a mosca.
Di seguito un bel video didattico effettuato da Luigi Ferraro di tecnica di lancio con la mosca
In questo negozio di pesca a mosca online trovi tutto per l’abbigliamento tecnico, per la costruzione di mosche artificiali, code di topo, finali e fili di nylon e ovviamente canne e mulinelli.
Un negozio di pesca a mosca online, gestito in maniera impeccabile, fornito di tutte le migliori marche, creato per dare a tutti gli appassionati che praticano questa tecnica, prodotti di alta qualità. Questo negozio, fornitissimo e specializzato, è da anni un punto di riferimento nel settore “fly fishing”, oggi è anche uno shop online non solo per la vendita, ma anche per dare consigli su questa splendida tecnica di pesca. Da subito si intuisce, visitando il negozio sia fisicamente che online, che la passione del titolare è immensa, non trascura nulla, ed è sempre disponibile. Non è un semplice commerciante, prima di tutto è un esperto pescatore a mosca che conosce a fondo questa pratica sportiva. Lo scopo che si propone è quello di diffondere questo tipo di pesca a chi è alla ricerca di un hobby emozionante, a stretto contatto con la natura. Offre anche un servizio guida di pesca per l’Italia Centrale, collabora con le migliori riviste del settore e organizza eventi e corsi di pesca a mosca.
Il laghetto di San Benedetto è una meta classica per Subiaco. Consigli su dove parcheggiare e dove mangiare.
Il laghetto si trova ai piedi del Monastero di San Benedetto. Lo splendido e piccolo specchio d’acqua, ultimamente è meta di tanti turisti, quindi consigliamo di arrivare al mattino presto per trovare un parcheggio nelle vicinanze. In alternativa bisogna lasciare la propria auto più avanti, proseguendo per Via dei Monasteri, al parcheggio del Monastero di Santa Scolastica. Molti parcheggiano lungo la strada che porta ai Monasteri, creando un notevole disagio per il traffico locale (evitate di farlo!). Comunque ci sono sempre i Vigili del Comune di Subiaco che regolano il traffico e danno istruzioni per dove parcheggiare. Per arrivare al laghetto è necessario scendere su un sentiero guidato. Ci sono gli operatori che, dopo aver fatto pagare un ticket d’ingresso di € 1,50, indicano il percorso da seguire. Il ticket è stato introdotto da poco dal Comune di Subiaco per garantire gli interventi di sistemazione del sito. C’è una bella area attrezzata con tavoli e panchine, un barbeque a legna e servizi igienici. Gli ingressi sono regolamentati per permettere a tutti di vedere lo splendido Laghetto di San Benedetto. Dove mangiare? Se non avete portato il pranzo al sacco, in zona ci sono diversi ristoranti . Noi consigliamo, visto il contesto della gita, di andare a pranzo all'”Agriturismo Colle Tocci” e ordinare un bel piatto di “Ndremmappi” ! (si consiglia la prenotazione).
Dal Libro di Ferdinand Gregorovius “Passeggiate per l’Italia” Vol.2
“Benedetto nacque a Nursia nella Valeria nell’anno 480, ed all’età di quattordici anni venne a Roma, per iniziarsi agli studî di umanità. Ma presto, assalito dalla brama della solitudine, cominciò ad errare per i deserti monti Simbruini, e qui visse, in una caverna, assorto in estatiche meditazioni.”
“Il luogo si chiamava Sublacus, ed era noto anche a Plinio per una bella villa di Nerone, il quale aveva fatto, sbarrando con una arginatura l’Aniene, costruire quivi tre laghetti artificiali, per pescarvi le trote con reti d’oro. Queste trote sono ancora famose come al tempo di Nerone, ma i laghetti durante il medio evo scomparvero”
“Al tempo in cui il giovane romito viveva lassù, non esisteva ancora la città di Subiaco; però sulle rovine della villa di Nerone era sorto un chiostro dedicato a S. Clemente, ed uno de’ suoi monaci, di nome Romano, soleva ogni giorno portare del cibo alla grotta del giovane Benedetto.
Un bel video del Maestro Istruttore Christopher Rownes, girato dul fiume Dubs tra Francia e Svizzera, dove fa una panoramica del suo stile di lancio, con loop molto belli.
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